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10 prove manoscritte per la LICENZA DI SOLFEGGIO
8,00 €
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Questo lavoro, composto da 5 brani musicali per pianoforte, è dedicato a coloro che si sono avvicinati allo studio di questo bello strumento. Sono delle composizioni che non si allontanano molto fra loro come estensione di tastiera e di posizione, ma comprendono alcune delle difficoltà riscontrabili nel repertorio pianistico. L’opera non vuol essere uno studio della tecnica dello strumento, ma una semplice introduzione che può offrire, per i primi anni di studi, materia ricreativa. Per questo si trovano evidenziati i respiri, la dinamica, i tempi di esecuzione, ecc., affinché l’allievo possa eseguire al meglio la composizione, superando ogni giorno un nuovo ostacolo.
Pour compléter une réflexion sur les problèmes de la communication et de l’expression, il manquait au rendez-vous un petit ouvrage sur la traduction, relativement singulier, car il prétend répondre à une des idées fondamentales de la pensée de Chomsky: “Une langue ne se définit pas par un inventaire phénoménologique des énoncés produits (performance), mais par la possibilité qu’elle donne à celui qui la “connaît” d’engendrer un nombre infini d’énoncés (compétence)”. Ainsi ce livre présente non seulement une synthèse des connaissances grammaticales et lexicales mais aussi une approche socio-historique grâce aux nombreux morceaux choisis appartenant à des genres et à des courants différents. Ces textes doivent permettre un apprentissage raisonné et progressif grâce à leurs intérêts culturels et leur imagination créative.
Un rimando a Ghirri, una neonata già sveglia, il borgo ancora vuoto, la brezza marina, agosto, il sole che scalda, il silenzio, l’alba che colora.
C’è la Savelletri delle voci del mondo e quella del silenzio, che il fotografo/rabdomante può catturare, inseguendo i segni delle molteplici presenze umane, lasciandosi guidare dalla luce. E sì, perché, al di là di tutto, Savelletri, prima di essere storia, è innanzitutto luce. Luce e voce di mare.
Pur nella molteplicità dei compositi snodi teoretici, difficilmente riconducibili a un comune e univoco denominatore, l’intento del Pragmatismo è di riportare la storia degli uomini ai suoi valori individuali. Lungi dall’immaginare lo stato felice e naturale dell’uomo in una remota età dell’oro, il XIX secolo, nell’ambiente filosofico di Cambridge, e ancora presente in alcuni rivoli della tradizione analitica statunitense del nostro tempo, si propone di dimostrare che l’esperienza non è una progressiva accumulazione di dati empirici da organizzare e sistemare, ma una regola volta verso la razionalità dell’azione, non essendo i fatti la causa, o il presupposto delle idee, ma il loro strumento di verifica.
La contrapposizione anche sanguinosa e tragica sorta sul tema della mondializzazione impone una riflessione seria sulla sua genesi e sul suo possibile esito. Chi sono e dove vanno gli attori oggi in campo? Quali rischi e quali poste sono in gioco? Partendo dal ’68 e da quello che esso ha comportato nei fatti e nelle coscienze si può meglio comprendere l’attuale momento, la sua prevedibilità e la sua ineluttabilità. La utilizzazione fortemente distorta delle libertà conquistate in quella stagione ha portato e non poteva non portare all’attuale contrapposizione. La difesa di quelle libertà è l’unica risposta civile possibile. Credere di utilizzare nuove forme di autoritarismo centralista, ancorché mascherato in un qualunque modo o ispirato ai migliori intendimenti, sarebbe la scelta peggiore. Serve, al contrario, capire meglio gli interessi in campo e sforzarsi di edificare un sistema, un nuovo ordine, che in modo automatico componga ed equilibri i differenti interessi.
“Di una pittura non-rappresentazionale, dell’irrappresentabile, non si dà rappresentazione, ma può ben esserci esposizione, perché già inevitabilmente esposta, impossibilitata a sottrarsi, in un coinvolgimento di cui dà mostra nel suo tendere alla raffigurazione. La raffigurazione dà la possibilità all’artista di rendere un testo il cui tessuto non sia la registrazione della realtà (mera trascrizione). Solo così l’artista di questa tessitura avrà modo d’inoltrarsi verso la scrittura, una scrittura sdoppiata e demoltiplicata; una scrittura contro gli assalti dell’imbavagliamento, contro i dettati, i testi prescritti, le parole e le immagini imposte e impastate.
La pittura si fa scrittura – eseguita orchestrando, nell’alternanza strumentale – tacere e ascolto, otografia e visione, de-scrittura e ri-scrittura. Con dissonanze incise e talvolta abbozzate conduce ben presto il supporto alla rovina, crea la raffigurazione, una specie di contro-immagine, di controidola, incessante e indefinita protesta contro le leggi della rappresentazione”.
Tutti coloro che insegnano sanno molto bene quanto i primi passi siano difficoltosi e soprattutto faticosi, sia per chi insegna sia per chi impara. in realtà, questa è la fase più delicata del processo di apprendimento e le motivazioni sono evidenti: innanzitutto in questo periodo si condiziona fortemente l’atteggiamento che l’alunno avrà nei confronti della materia, poiché egli è molto attento a quello che dice l’insegnante, cerca di imitare ciò che questi fa e prende per buoni i suoi suggerimenti; un comportamento che è molto accentuato negli alunni giovani ed ancor più in quelli giovanissimi: una specie di imprinting musicale.
In secondo luogo, quando si apprende l’arte di suonare uno strumento, si tende a perfezionare per tutta una vita quello che si è imparato nei primi anni di studio.
Le lezioni si articolano in tre parti. Nella prima vengono presentati, in forma elementare e per spazi finiti, tutti i concetti rilevanti della probabilità, mostrando con vari esempi in che modo si costruiscono modelli probabilistici dei fenomeni reali. Uno degli scopi non secondari di questa prima esposizione è quello di mettere in evidenza la necessità di una costruzione probabilistica rigorosa in spazi, in genere, non finiti: tale costruzione viene poi realizzata nella seconda parte. È stata anche preoccupazione costante dell'autore in questa sezione quella di indicare le connessioni degli argomenti esposti con altri settori della matematica e della fisica: Teoria della misura, Analisi funzionale, Statistica, Teoria dei processi stocastici, Meccanica statistica. L'esposizione della potenza e della flessibilità degli strumenti probabilistici è stata infatti ritenuta essenziale per accendere l'interesse degli studenti. I collegamenti sono stati anche corredati, ovunque possibile, con un certo numero di opportuni riferimenti bibliografici. La terza parte costituisce un primo saggio di applicazione delle tecniche e delle idee esposte alle successioni di variabili aleatorie con l'intenzione di alludere alla dinamica dei fenomeni aleatori e alla teoria dei processi stocastici pur rimanendo, a causa delle dimensioni limitate di un corso, nel dominio dei tempi discreti. Non si è trascurato, infine, di accennare alle vicende biografiche degli studiosi i cui nomi sono rimasti associati a idee, teoremi o modelli probabilistici con il doppio scopo di inquadrare cronologicamente lo sviluppo del Calcolo delle Probabilità e di mostrare come spesso le costruzioni intellettuali più ardite ed i loro autori non fossero estranei alla vita culturale e politica che si svolgeva attorno a loro.
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