Stereotipi, pregiudizi e sedimentazioni coloniali

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Attraverso un approccio interdisciplinare, sono stati posti in dialogo diversi orientamenti teorico-metodologici sullo studio della relazione con l’Altro. Al centro della riflessione vi è il modo in cui il contesto, la cultura, le relazioni sociali e i rapporti di potere influenzano le costruzioni identitarie. Rappresentazioni inferiorizzanti di popoli e gruppi sociali hanno costituito un dispositivo funzionale alla costruzione della superiorità dei gruppi dominanti, che ha storicamente contribuito a incentivare e legittimare invasioni, sfruttamenti e violenze coloniali. Tuttavia, sedimentazioni coloniali sono rilevabili ancora oggi in pregiudizi, stereotipi e forme di razzismo che permeano dinamiche di potere nelle relazioni sociali e alimentano disuguaglianze.

Giovanni Perillo
Giovanni Perillo, dottore di ricerca in Lettere, Lingue e Arti presso l’Università di Bari. Come artista e insegnante ricerca stimoli e processi di interazione creativa, e promuove riflessioni critiche su stereotipi e pregiudizi sociali. Ha presentato sue ricerche e opere presso la Fondazione per l’arte contemporanea Mudima di Milano (2013), il “Congress of the International Association of Empirical Aesthetics - IAEA” (Università di New York, 2014; Vienna, 2016; Toronto, 2018; Palma di Maiorca, 2024), il Museo della Triennale di Milano (2019), il Museo Macro di Roma (2019), il “The Migration Conference” (Università di Bari, 2019; Macedonia, 2020), il “Children and Childhood Territories International Colloquium” (Università di Brasilia, 2018), e in diverse riviste scientifiche. Ha pubblicato con Edizioni dal Sud: Per un approccio non conformista dell’esperienza estetica e conseguenze didattico-pedagogiche (2018), e con Transnational Press London: Art of displacement (2020).
book-author

pagine

192

isbn

9788875533908

formato

15×21, illustrato, con qr code