Bari 9 Aprile 1945
La terrificante esplosione della nave Henderson

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Una terrificante esplosione si verificò nel porto di Bari il 9 aprile del 1945. Pochi minuti prima di mezzogiorno saltò in aria il piroscafo americano Charles Henderson carico di bombe d’aereo e di altro pericolosissimo materiale bellico determinando conseguenze tra le più catastrofiche e luttuose della storia cittadina.

Per la seconda volta, dopo il disastroso raid aereo effettuato dai tedeschi un anno e mezzo prima, la città subì immani devastazioni e perdite elevatissime. Le vittime accertate furono 317, tutti civili in gran parte operai portuali, assieme a 13 militari e 35 civili della nave americana (dell’equipaggio se ne salvarono solo due), costituito da 13 militari e 35 civili. I feriti furono oltre un migliaio senza considerare i feriti lievi che non ricorsero alle strutture sanitarie.

Venne cancellata in pochi attimi una intera categoria di lavoratori di Bari (266), ma anche di altri centri della Puglia: 17 erano di Molfetta, 8 di Gallipoli, 9 di Bisceglie, 5 di Mola, 4 di Trani, 2 di Palo del Colle, 2 di Giovinazzo, 1 di Bitonto, 1 di Corato, 1 di Monopoli, 1 di Putignano, 1 di Conversano, 1 di Rutigliano, 1 di Ruvo di Puglia, 1 di Triggiano, 1 di Turi, 1 di Valenzano; ci furono anche vittime di altre regioni: 1 di Venosa, 1 di Torre del Greco, 1 di Messina, 1 di Sernaglia della Battaglia (Treviso), 1 di Bologna.

L’«Union Jack», quotidiano inglese, e il «New York Times», americano, furono i primi organi d’informazione a pubblicare la notizia considerando lo scoppio della nave: Uno dei maggiori disastri della guerra nel teatro del Mediterraneo. Il maggiore giornale statunitense, pubblicò il 13 aprile le cifre ufficiali dei feriti (1.730), indicò l’incendio delle navi, i danni alla città ed alla Cattedrale, mettendo in luce il secondo disastro di Bari, dopo quello del 2 dicembre 1943 che aveva provocato mille vittime.  

«La Gazzetta del Mezzogiorno», a distanza di due giorni, l’11 aprile, pubblicò alcuni necrologi che presentavano un riferimento indiretto alle conseguenze dello scoppio della nave.

Vito Antonio Leuzzi
Vito Antonio Leuzzi dirige l’Istituto pugliese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea. È autore di diversi volumi, saggi e studi sulla storia sociale e culturale della Puglia e del Mezzogiorno. Per Edizioni dal Sud è Direttore della collana “Memoria”.
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Pagine: 92 Lingua: Italiano ISBN: 978-88-7553-177-5 Dimensioni: Altro: