Ferruccio Rossi-Landi. Semiotica, economia e pratica sociale

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Questo libro intende indagare i fondamenti teorici della ricerca di Ferruccio Rossi-Landi (1921-1985). Un approccio “materialistico” in cui la critica marxiana dell’ideologia e dell’economia politica incontra la filosofia del linguaggio di Wittgenstein e la semiotica di Morris. È la nozione di “pratica sociale” a rendere possibile la convergenza tra questi autori: il lavoro di cui parla Marx è “pratica sociale”; più in generale, il concetto di “pratica sociale” comprende i tre momenti economici in cui si articola la riproduzione di ogni forma di società: la produzione,
lo scambio e il consumo. Persino l’ideologia, lungi dall’essere mera contemplazione, è una “pratica progettante”. “Pratica sociale” è la semiosi teorizzata da Morris: la totalità dei processi interpretativi attraverso cui vengono costruiti i segni e i significati. “Pratiche sociali” sono le forme di insegnamento e cooperazione nei luoghi di lavoro attraverso cui Wittgenstein delinea la sua idea di “gioco linguistico”. A Rossi-Landi sono serviti più di vent’anni di approssimazioni successive per potersi rendere conto di come la sua ricerca lo stesse conducendo verso una nuova interpretazione della teoria marxiana della riproduzione sociale. Ne stanno servendo quasi cinquanta – trentacinque dall’anno della sua morte – per incominciare a comprendere la portata reale di quelle approssimazioni, per poterne individuare i limiti e poterne immaginare le potenzialità. La speranza è che il percorso iniziato da Rossi-Landi, con l’avvicinarsi del centenario della sua nascita, venga ripreso e sostenuto attraverso un lavoro di ricerca collettivo.

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